Dott.ssa Peluche: recensione

CHI E' DOTTORESSA PELUCHE ?

 

Dottoressa Peluche è una serie animata di successo prodotta dalla Disney e pensata come forma di intrattenimento per bambini in età prescolare. Proponendo storie basate su alcuni valori come l'amicizia, la cooperazione e l'altruismo, è ad oggi uno dei personaggi più noti e amati in tale fascia d'età.

 

In estrema sintesi, racconta la storia di Dottie, una bambina che sogna da grande di fare il medico e che, quando resta sola, può animare i suoi giocattoli con lo stetoscopio. I suoi nuovi amici l'aiutano a loro volta nella sua quotidiana missione, ovvero nel curare altri giocattoli rotti, feriti o malati presso la clinica che si trova in una casetta nel giardino di casa. Qui Dottie effettua attività di diagnosi e cura insegnando ai più piccoli a prendersi cura di se stessi e degli altri.

 

In ogni episodio, infatti, vengono dispensati semplici e utili consigli a misura di bambino con un incredibile tatto in grado di stemperare le paure della situazione e di trasformare la visita in un divertente momento di arricchimento e crescita personale. Particolare attenzione viene posta ogni volta agli aspetti affettivi della relazione tra i personaggi con coccole e abbracci.

 

Realizzata in computer grafica 3D, "Dottoressa Peluche" è in onda dal 2012 sia negli Stati Uniti sia in Italia su Disney Junior e anche in chiaro su Rai 2. Conta a oggi ben 214 episodi suddivisi in 4 stagioni.

 

Clicca QUI o sull'immagine sovrastante di questo box per vedere la sigla italiana e l'episodio "Un aiutino al camioncino" dal canale youtube della pagina ufficiale di Disney Italia.

DOTTORESSA PELUCHE E IL FASCINO DEI GIOCATTOLI CHE SI ANIMANO

 

Le store di Dottoressa Peluche si basano su un presupposto affascinante che ricorre non di rado nell'animazione per i più piccoli, nelle fiabe e nella letteratura per l'infanzia: quello secondo cui i giocattoli, in particolari situazioni, possono animarsi.

 

Tale tema è anche presente nell'anime giapponese del 1976 "Il fantastico mondo di Paul" prodotto dalla Tasunoko. Il pupazzo di stoffa Pakkun è, infatti, in grado di fermare il tempo e di prender vita al fine di condurre segretamente i due giovani protagonisti, Paul e Nina, nel Paese delle Meraviglie per fronteggiare il demone Belt SatanInteressante in questo caso è anche il tema del viaggio esteriore come occasione di maturazione e crescita interiore. Grazie al magico cancello che solo Pakkun è in grado di aprire con la sua bacchetta, infatti, il trasferimento nella dimensione fantastica rappresenta motivo di riflessione ed è funzionale al comprendere meglio la realtà in cui i due giovani vivono e in cui ritornano al termine di ogni episodio quando il peluche torna ad essere un oggetto inanimato.

 

Lo stesso presupposto fantastico è presente anche in altri prodotti più recenti per il cinema come "Toy Story" della Disney Pixar, che ad oggi conta ben tre capitoli e un quarto in preparazione per il 2019, o "Pets, vita da animali - the secret life of pets", prodotto nel 2016 da Illumination Entertainment. In quest'ultimo caso sono però gli animali domestici a umanizzarsi e a parlare tra loro in assenza dei propri padroni.

 

Passando al mondo classico delle fiabe, la fantasia dei giocattoli che si animano la ritroviamo sia ne "Il soldatino di piombo" di Hans Christian Andersan, dove il protagonista affronterà molte peripezie per tornate dalla sua amata ballerina, sia ne "Lo schiaccianoci" di Alexander Dumas o di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann, in cui il personaggio prende vita e, dopo aver combattuto insieme a Clara contro il Re Topo, l'accompagnerà nel Regno dei Dolci.

 

Infine, la stessa fantasticheria è ricorrente anche nel romanzo di formazione "La piccola principessa" di Frances Hodgson Burnett del 1905, versione rivisitata ed ampliata di un suo precedente lavoro del 1888 intitolato "Sara Crewe". Allo stesso libro è liberamente ispirata anche la serie a cartoni animati nipponica in 46 episodi "Lovely Sara" del 1985, trasmessa anche in Italia sulle reti Mediaset dal 1986.

 

Qualcosa di simile avviene però anche nel romanzo italiano di Carlo Collodi "Le avventure di Pinocchio: storia di un burattino" anche se in questo caso il protagonista, dopo aver preso vita inaspettatamente da un pezzo di legno, rimarrà costantemente vivo e interagirà, non solo con Geppetto, ma anche con tutti gli altri personaggi incontrati nel libro senza riprendere più la forma inanimata ma regredendo allo stato di asino sulla base della sua discutibile condotta morale. Nella trasformazione in uno stadio inferiore o superiore, rappresentati rispettivamente dall'asino e dal bambino in carne e ossa, ritroviamo il tema del viaggio esteriore come motivo di crescita personale e interiore attraverso la logica del castigo e del premio. Per amor di precisione si noti, però, che il vocabolo "burattino", utilizzato sia nel sottotitolo sia nel testo, non è corretto in quanto con tale termine si dovrebbe intende una pupazzo animato dall'interno mettendovi la mano a modi guanto, mentre è la "marionetta" ad essere una struttura in legno, o comunque rigida, mossa dall'alto attraverso alcuni fili. Anche dal libro di Carlo Lorenzini, in arte Collodi, furono tratte due serie a cartoni animati giapponesi: la prima della Tatsunoko del 1972 in 52 episodi, denominata come l'opera originale "Le avventure di Pinocchio" e andata in onda in Italia su diverse emittenti locali, e la seconda della Nippon Animation del 1976 sempre in 52 episodi ribattezzata "Bambino Pinocchio" e trasmessa nel nostro paese sulle reti Mediaset negli anni Ottanta.

 

Clicca QUI o sull'immagine di questo box per una trattazione più approfondita dell'argomento.

 

Recensione didattica e culturale: tutti diritti della serie animata e dei personaggi sono della Disney.

© Riproduzione riservata

 

 

DOTTORESSA PELUCHE E LA FAMIGLIA ARCOBALENO

 

Ha suscitato non poche reazioni sui social l'episodio della quarta serie di "Dottoressa Peluche" dal titolo "Il piano di emergenza" andato in onda negli Stati Uniti il 5 agosto 2017 ( stagione 4 episodio 118 ). La storia era stata inizialmente pensata per illustrare ai più piccoli cosa fare in caso di terremoto. Infatti, dopo che un drago giocattolo causa un disastro in casa, tocca alla solita Dottoressa Peluche intervenire per riportare la situazione alla normalità riunendo i bambini con i loro genitori. Apparentemente, quindi, nulla di particolare per un cartone animato se non fosse per il fatto che, come ben visibile dall'immagine sopra riportata, nell'episodio in questione compaiono due mamme. Si tratta quindi una famiglia arcobaleno. Clicca QUI o sull'immagine di questo box per vedere alcune scene dell'episodio.

 

«Dottoressa Peluche – ha detto la creatrice della serie Chris Nee – è un cartone per bambini che parla dell’importanza di accettare ogni tipo di persona nella propria comunità. Come mamma in una famiglia arcobaleno, sono orgogliosa di un episodio che rifletta il mondo in cui vive mio figlio e che mostri che l’amore è amore per Dottoressa Peluche".

 

Stesso entusiasmo sembra giungere dalla Disney che, oltre ad aver approvato la produzione e la messa in onda dell'episodio, precisa come "Dottoressa Peluche" sia la prima delle loro serie a cartoni animati per i più piccoli che affronta il tema di una famiglia con due genitori dello stesso genere. Che il ruolo di pioniere sia stato affidato a questa produzione non dovrebbe meravigliare più di tanto per in fatto che la stessa Dottie, protagonista della serie, è chiaramente una bambina di origini afroamericane e quindi si presta per sua natura molto bene a trattare e promuovere tematiche legate al rispetto dell'altro, all'accettazione e all'inclusione sociale. L'apertura al prossimo è inoltre intrinseca anche al suo ruolo e missione di medico che la porta a aiutare il prossimo, chiunque esso sia e in qualunque situazione.

 

L'idea sottesa alla scelta narrativa di introdurre una famiglia arcobaleno è quindi non solo quella di ricreare nei programmi televisivi un contorno sociale più variegato e vicino alla realtà ma anche quella di abituare i più piccoli al fatto che la famiglia possa essere un insieme di persone che scelgono di stare insieme e che si vogliono bene a prescindere dall'essere di genere uguale o differente. L'introduzione graduale del tema dovrebbe, quindi, aiutare a prevenire la discriminazione e favorire l'inclusione sociale di ogni componente a prescindere dalle proprie scelte personali. In modo più sottile si sta dicendo però anche ai bambini di considerare non solo per gli altri, ma anche per sè e per il proprio futuro, forme di affetto e convivenza anche tra soggetti dello stesso genere.

 

Inutile dire che la proposta non ha trovato tutti d'accordo. Tra i contestatori dell'iniziativa c'è ad esempio il gruppo conservatore One Million Moms che, oltre a ritenere prematuro affrontare questa tematica con bambini spesso molto piccoli, considera non corretto introdurre temi controversi in un programma per bambini volendo proporre, o imporre, un'idea che potrebbe non essere condivisa dal contesto famigliare in cui il bambino vive. Tutto ciò potrebbe quindi diventare motivo di grande confusione e disorientamento per i più piccoli. L'invito esplicito è quindi quello di boicottare la serie e altre produzioni per bambini legati a tali temi. In modo più sottile si sta dicendo però anche ai bambini di considerare non solo per gli altri, ma anche per sè e per il proprio futuro, solo forme di famiglia o convivenza tra generi diversi.

 

E tu cosa ne pensi ?

 

Clicca QUI per leggere l'opinione degli esperti a riguardo.

 

Recensione didattica e culturale: tutti diritti della serie animata e dei personaggi sono della Disney.

© Riproduzione riservata

 

E DOPO DOTTORESSA PELUCHE... ARRIVA VAMPIRINA

 

Ideata dagli stessi creatori di "Dottoressa Peluche", è in arrivo su Disney Junior da ottobre 2017 una nuova serie rivolta al target prescolare che ha tutte le carte in regola per catturare l'interesse dei piccoli telespettatori: un personaggio della loro età in cui identificarsi come protagonista, un'ambientazione da famiglia Addams, accattivante e apparentemente horror, ma mai troppo paurosa e sempre stemperata dall'ironia e dalla simpatia di strampalati personaggi che ricordano l'allegria della festa di Halloween, oltre a tanti nuovi amici da conoscere in ogni episodio in grado di stimolare continuamente il desiderio di scoperta del mondo umanoE si proprio quell'affascinate dimensione che i più piccoli si apprestano a scoprire ogni giorno. 

 

Il tema della scoperta è accentuato dalle diverse abitudini e stili di vita di "Vampirina", detta Vee, che si trasferisce con la sua famiglia in Pennsylvania ( Stati Uniti ) da una tranquilla cittadina della Transylvania ( Romania ), guarda caso luogo natale del vampiro più famoso di tutti i tempi: il famoso conte Dracula. Vampirina è, infatti, come suggerito dal nome stesso e dai connotati fisici, un piccolo vampiroClicca QUI per vedere la presentazione di Vampirina e della sua famiglia. Inoltre, l'incontro e il confronto con persone, o mostri, sempre nuovi è favorito anche dalla moderna attività lavorativa che i genitori di Vee decidono di aprire proprio dentro casa: un bed and breakfast davvero per tutti.

 

Ed è così che  la Disney accentua il tema dell'inclusione sociale, già presente in Dottoressa Peluche che non a caso è di origini afroamericane, con un personaggio nuovo che mostra praticamente come risolvere i piccoli problemi di integrazione nella società valorizzando però le differenze individuali, anzichè condannarle o discriminarle, e proponendole come una risorsa umana, oltre che come motivo di sano confronto e crescita personale continua. 

 

Clicca QUI o sull'immagine di questo box per visionare la sigla originale di "Vampirina" 

  

Recensione didattica e culturale: tutti diritti della serie animata e dei personaggi sono della Disney. 

© Riproduzione riservata