Eclissi di luna

LUNA DI SANGUE: 21 gennaio 2019

 

E' l'evento astronomico del 2019 e sarà perfettamente visibile in Italia ad occhio nudo anche in considerazione del cielo terso. Spostarsi in un luogo montano e al di fuori dei centri abitati è, tuttavia, un'ulteriore strategia consigliata per meglio osservare il fenomeno in tutto il suo splendore e in assenza di inquinamento luminoso.

 

Lo spettacolo è previsto per la notte tra il 20 e il 21 gennaio 2019 prima del sorgere del sole. Nello specifico la Luna inizierà ad entrare nel cono d'ombra terrestre alle 4.33 mentre la fase di totalità è prevista tra le 5.41 e le 6.43, momento in cui il nostro satellite assumerà la tipica colorazione ramata che le vale il nome di "luna di sangue". La massima intensità del fenomeno si osserverà alle 6.12 momento in cui la luna si troverà a ovest e più precisamente a 14° di altezza sull'orizzonte nella costellazione del Cancro. Solo le fasi finali di uscita della luna dall'ombra e dalla penombra terrestre non saranno visibili per il sopraggiungere delle prime luci dell'alba. 

 

Dovremo attendere circa 10 anni per rivedere un fenomeno simile in Italia: solo infatti tra 9 anni 11 mesi e 10 giorni, ovvero il 31 dicembre 2028, potremmo osservare la prossima eclisse totale di Luna di cui sarà visibile tutta la fase di totalità mentre solo tra 10 anni 10 mesi 29 giorni, ovvero il 20 dicembre 2029, potremmo deliziaci con un'eclisse totale di Luna visibile in tutte le sue fasi. In entrambi i casi, ovviamente, cielo limpido permettendo.

 

 

 

SI DICE ECLISSE O ECLISSE ? E' MASCHILE O FEMMINILE ? UN PO' DI GRAMMATICA

 

Si tratta di un termine che presenta variazioni di pronuncia e scrittura, oltre che di genere, tipiche del vocabolo raro e scientifico.

 

Ad esempio Giovanni Boccaccio la considera una parola maschile nelle sue Rime (1375) mentre la usa come femminile nel Filocolo (1336-1338) e nelle Esposizioni sopra la Commedia di Dante (1373-74).

 

In letteratura la forma più ricorrente è "l'eclissi" di genere femminile e resta invariata anche al plurale "le eclissi". Si tratta quindi della forma da preferire anche se chi la usa al maschile "l'eclisse" non commette un errore essendo quest'ultima una variante meno comune ma comunque presente. Al plurale l'unica forma accettata e corretta è invece "le eclissi".

 

LUNA ROSSA TRA FASCINO E MISTERO: DAI BABILONESI AD OGGI... UN PO' DI STORIA

 

Nella storia i popoli hanno spesso guardato con spirito diverso alle eclissi lunari. Nell'antichità venivano, tuttavia, frequentemente considerate un evento nefasto, una sorta di cattivo auspicio che sembrava sconvolgere il regolare svolgimento del ciclo lunare e quindi venivano viste come una possibile minaccia per l'equilibrio naturale. Tra tutti, i babilonesi furono sicuramente i più accurati conoscitori e testimoni del fenomeno che osservavano ricorrendo sia a canti sia al suono del timpano sacro ed auspicando in tal modo un rapido ritorno alla normalità. I loro sacerdoti ci hanno lasciato, infatti, precise testimonianze di circa cinquanta eclissi lunari avvenute tra il 700 e il 50 a. C. Al contrario, invece, gli egizi, che adoravano il Sole, non ci hanno tramandato segni di interesse per le eclissi del nostro satellite. I cinesi, poi, pur attenti alle eclissi di Sole, trascurarono quelle della Luna fino al 400 d.C. non ritenendole importanti per l’astrologia. Credevano, infatti, l'eclissi fosse dovuta ad un drago intento a mangiare la Luna e per tale ragione organizzavano cerimonie rumorose, simili a quelle babilonesi, per scacciarlo. Visioni tragiche accompagnavano anche i soldati romani che interpretavano l’oscuramento come un presagio nefasto di morte. Le cause, comunque, si studiavano da secoli e proprio a Roma nel II secolo a.C. il console Gaio Sulpicio Gallo informò il popolo titubante che non si trattava di magia ma di un evento naturale spiegabile. Si racconta, poi, in tempi più recenti che il 29 febbraio 1503 durante il suo quarto viaggio in America, Cristoforo Colombo, ben conoscendo il fenomeno astrologico, lo sfruttò a proprio vantaggio come strategia per spaventare gli indigeni nelle terre di conquista che si erano rifiutati di fornirgli viveri in cambio di gioielli. Nelle tradizioni induiste legate alla Luna rossa restano, invece, ancora oggi credenze popolari che invitano a non mangiare e bere sino a che il disco non riprende la sua immagine originale e alle donne in dolce attesa di rimanere in casa.

 

Ma non c’era solo paura nelle fatidiche notti. A Tahiti si pensava invece a un’espressione d’amore, frutto del congiungimento di Sole e Luna, mentre ancora oggi alcune tribù di eschimesi lo considerano un segno di benevolenza divina.

 

ECLISSI LUNARI E SOLARI: UNO STRUMENTO PER DATARE EVENTI STORICI

 

Eclissi lunari e solari sono eventi astronomici prevedibili con precisione estrema mediante opportuni calcoli matematici. Pertanto, non solo è possibile stabilire quando ci saranno le prossime ma anche risalire nella storia con medesima accuratezza temporale a quelle passate.

 

Un interessantissimo lavoro di Rodger Young tenta di ricostruire sulla base di questi fenomeni astronomici molti eventi citati nelle Bibbia. Per esempio si racconta che al termine della crocifissione di Gesù sarebbe apparsa una luna rossa come il sangue. Ciò sarebbe stato possibile solo se Gesù fosse stato crocefisso il 3 aprile del 33, una data accolta da molti studiosi.

 

Per questo e per altri approfondimenti puoi leggere l'articolo originale cliccando qui: How Lunar and Solar Eclipses shed light on Biblical Events, Bible and Spade, 26.2, 2013, pp. 37-44, p. 39.

 

Recensione didattica e culturale del Prof. Massimiliano Noseda

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L'ECLISSI SOLARE: UN MERAVIGLIOSO LABORATORIO DIDATTICO NATURALE

 

Clicca sull'immagine di questo box per visionare il materiale messo on line in occasione dell'eclissi solare del 20 marzo 2015 al fine di illustrare ai più piccoli questo interessante fenomeno naurale.